Un segnale continuo non è un segnale,
un segnale di dolore continuo è dolore e basta.
Troppe volte, ogni giorno, in ogni momento
un brivido mi attraversa, mi disorienta, mi rattrista.
Gli occhi si riempiono di minuscole lacrime
aggrappate come perle sull’orlo delle mie ciglia,
ma non piango perché quel segnale mi ricorda
l’unica cosa bella della mia vita. Seduto alla scrivania
alzo lo sguardo e vedo sulla parete il calendario, il Tuo
calendario è nella pagina del mese, gennaio 2012.
Una foto ritrae un momento del giorno delle nozze.
Che strana atmosfera intorno a me ! Che sensazioni !
La stessa che si visse quel giorno di cui la foto.
Che amore ! Grande amore ma non sapevo che
si sarebbe interrotto nel più bello, che sarebbe
finito cosi prematuramente e improvviso.
Ovunque c’è qualche Tua foto, in ogni parete,
su qualsiasi piano, in macchina, in qualsiasi angolo
c’è un ricordo di Te con il Tuo splendito sorriso.
E’ un dolce ricordo che mi amareggia molto,
mi fa soffrire, ma che amo, amo profondamente,
più di ogni altra cosa, perché è l’unica grande
adorabile cosa che mi è rimasta di Te.
Molti mi pregano di smetterla di vivere dei ricordi,
di sogni e di speranza; perché nel tempo potrei
non riuscire a sopportare il peso che ne deriva.
Ovviamente ringrazio per i suggerimenti ma io no !
voglio sognare, voglio dare facoltà all’inchiostro
di esternare i miei ricordi, la mia speranza e i
miei sentimenti, vivo di questi momenti.
Certo ! adesso che rimane della mia vita?
Un cielo azzurro nel quale felicito i miei occhi,
delle nuvole con le quali dialogo e sulle quali
depongo i miei sogni, un cuore che palpita
pieno di amore, colmo di Te e raggiante del Tuo ricordo.
Nel segnale continuo penso, piango e prego per
l’amore che mi è stato tolto brutalmente, ma che
ricerco continuamente in un foglio amico che espone
splendite parole quando la penna incontra quell’anima
Che mi fa piangere, mi fa gioire, mi fa pensare, è la mia Antonietta !