Il vento cominciò a soffiare dolcemente,
scuotendo i fili d’erba liberandoli dalla
polvere e disperdendo lo smog della città,
il benessere che arrecava era superiore
alle difficoltà e ai danni provocati.
Però non prometteva niente di buono
perché pur manifestandosi con toni bassi,
improvvisamente si alterava, con attimi
di insofferenza e diventava minaccioso;
a tratti mostrava le sue ire e nel dondolio
degli alberi penetrava selvaggiamente tra
i rami con urla assordanti e paurosi.
Nell’aria grigia e cupa si udiva il lamento
del vento, mentre scuoteva con rabbia gli alberi,
gli infissi, le persone, scuoteva il mondo.
Forse il maestrale o forse la bora, quella che
porta freddo gelido, neve e in certe condizioni la solitudine.
Nubi minacciose corrono, si spostano, si
nascondono, riappaiono; in quell’aria oscura, ove
stormi di neri volatili, viaggiano in frettoloso oblio.
Il paesaggio ha i colori tenui e malinconici dell’autunno
ma il vento li rimescola, li strapazza, li abbruttisce
e alla malinconia aggiunge tristezza e desolazione.
Vento di quel periodo, vento crudele, vento pieno
di perfidia, di odio, solo la tua incontrollabile e
smisurata cattiveria …….. poteva causare così tanto dolore……..
Successivamente, ricordandomi di quel vento, non
penso poteva avere la forza di creare, di provocare;
sicuramente ebbe la facoltà, solo, di condire il mio dolore.
Quel vento soffiò così forte per l’intero periodo,
portò via tutte le parole, ma non riuscì a seppellire
neanche una; tutte, non una che manca, vivranno in
eterno, sono sospese lì nell’aria, in balia proprio del vento.
Dopo 41 mesi ho nostalgia di quel vento, lo rivivo spesso
ma è diverso, non è più lo stesso, ogni volta sento un soffio che
accarezza il mio viso, viene da tanto lontano e porta
con se attimi di vita vissuta e tanti ricordi che mai
saranno dimenticati. Vento così sprezzante ti manifestavi allora,
così dolce ti proponi adesso; ne approfitto per affidarti un po’
delle mie emozioni, di quelle di quando rivivo l’indimenticabile passato.
Portale con te..tu sai dove, portale….. Un abbraccio, Ciao ! Antonietta