UN PO' DI STORIA. Da: < LE ORME >

 

E' un po' della storia di due cuori innamo-

rati che la sorte li ha chiusi in uno. Dopo 

aver condiviso tutto per arrampicarsi alla 

vita sono stati puniti ma legati dall'amore.

Nel recinto dell'amore fantastichiamo in 

preda di una delle più dolci malinconie, 

sognando fiori di primavere andate. Sor-

voliamo nuvole e negli occhi la gioia di 

due cuori in una sola anima brilla l'amore.

La nostra storia scritta su pagine di cielo e 

ad ascoltar bene si può leggere nella voce 

del vento. Nella memoria è archiviata una 

copia o forse l'originale o entrambe, ma è  

in quella luce lontana la copia autentica 

e definitiva.

 

senza tempo, continua non per rilevanza 

generica ma per il rispetto marchiato nella 

mente, e negli occhi bella l'immagine.

Storia chiusa in un istante di un mondo che 

gira, gira come sempre. La nostra una sem-

plice virgola dell'universo, ma anche fosse 

la più insignificante, continuerà in eterno.

 

SULLA TUA TOMBA. Da:

 

    ''Sulla tua tomba bianca
sbocciano i fiori bianchi della vita -

    ''Sulla tua tomba bianca
sbocciano i fiori bianchi della vita -
- oh, quanti anni sono già passati
senza di te - spirito alato-". 
''Sulla tua tomba bianca
ormai chiusa da tanti anni,
la pace volteggia con forza insolita,
forza, come la morte - ineffabile.'' 
''Sulla tua tomba bianca
risplende luminosa quiete,
come se qualcosa ci sollevasse

in alto, come se confortasse la

speranza'' ''Sulla tua tomba bianca
inginocchiato con la mia tristezza
-o, quanto tempo è passato -
eppure oggi mi pare poco.''
''Sulla tua tomba bianca
o Madre - amore spento -
la mia bocca sussurrava esausta:
- Dona eterno riposo –“

 Karol Wojtyla ( Alla Mamma )

( alla mia MAMMA e ad ANTONIETTA )

COSA HO PERSO ? Da: < UN FIORE >

 

 

 

 

I miei pensieri parlano una lingua non a tutti comprensibile, troppo dipendente da brividi che mi attraversano le vertebre, disorientano le parole per perdersi su passi inutili e stanchi.

L'unica cosa che mi rimane è guardare una fotografia e ogni volta m'investe un piacevole profumo, dura solo l'attimo per ricordarmi la luce dei tuoi occhi e subito svanisce.

Profumo che ristagna nella camera come se in qualche angolo ci fosse una di quelle bot- tigliette che emanano fragranza come carez- ze sulla pelle e ricorda gli occhi di una stella.

Mi è rimasto niente ma dal cielo una pioggia di carezze mi bagna fino al cuore, è poco ma basta per rendermi sereno e per scrivere le mie paginette nelle quali trovo la tua luce.

Le paginette che scrivo, conservo con cura e che amo. Sono: il mio rifugio, la mia casa, la mia speranza, la mia fede, il mio sogno d'amore, sono emozioni che viviamo NOI insieme.

ASPETTO LA SERA. Da: < FIORI PER TE >

 

Aspetto la sera quando in quel rossore del sole che sene va, appari tu nel silenzioso ondeggia= mento del mistero. In assoluta riservatezza ti accoglie il mio cuore e in un attimo tutto splende di nuova luce. Sei ancora più bella nel sorriso della luna, avvolgete di gioia l’universo.

Il cielo fa festa e condiziona così tanto da sentirne il profumo e la felicità qui in terra. Tenere vibrazioni mi attraversano e quel manto stellato piega intorno ai miei sogni. Il chiaro di luna si tinge della tua bellezza, apro le braccia e sono tra le tue e il tempo si ferma.

Passeggio sotto la luna in una strada di quelle che conosco, eppure ho la sensazione di trovar= mi sull’onda di una lacrima che scivola sul pen= dio dell’amore. ovviamente nei riflessi dei raggi di luna, mentre dalle stelle piovono lapilli ar= denti tra tenera lava d’amore, ma che sera!

Anche la prossima parlerà di te, perché sento il cuore sempre più bagnato nel mare della nostalgia di remota passione. Le mie ruvide mani accarezzano la voce smarrita di preziose emozioni. Guarderò i tuoi occhi e gusterò il sorriso mentre la luna canta l’eterno amore.

TI GUARDO. Da: < LE FOGLIE >

 

Non sei più tra noi! Ma ti cerco e il mio

sguardo ti trova più in là dell’infinito, lì ti

guardo e accarezzo il tuo respiro. Non mi

sento più solo, continuiamo insieme il 

nostro viaggio tra le braccia del vento, 

trascinati dalle foglie rinsecchite dal 

tempo e  arriva la notte che ci avvolge 

nei colori di tramonti novembrini.

Guarda che luna! Spunta in silenzio in quel

dondolio perenne del mistero. È troppo bella

non le resisto e la chiudo in un angolo del cuore.

Torni ogni notte luna! Continui con la tua luce

a coprire il nostro amore, potrò così specchiarmi

nel fresco e profumato tuo cielo azzurro e ad

ogni tuo chiaro aprirò le braccia per accogliere

un incantevole sorriso di baci.

Ti guardo e rimango lì nei tuoi occhi che non si

chiudono alla notte ma al bagliore tremante

della luna che continuano a rinnovare l’amore.

Con la luna entri dalla finestra sempre aperta

della mia mente, accarezzi la mia anima e nutri

il mio cuore. Tu sempre così bella! Sei la mia

alba, mi guiderai fino al tramonto.

Nel guardarti, il ricordo: alla mia vita hai donato

il cuore di un fiore, ora ogni volta che un fiore è

nelle mie mani, odo una poesia e ricorda il tuo

tuo sorriso. Il nostro volo continua nello scintillio

dell’infinito, e nel manto stellato del silenzio notturno

ti guardo, dai tuoi occhi esonda la ricchezza dell’amore.

IL COLLOQUIO. Da: ( IL RICORDO )