La mia strada è simile a tante altre, non a tutte,
c’è qualche disuguaglianza; ha qualche particolarità
ed è più incerta; soprattutto credo, abbia delle asperità
in più, che non aiutino e non stimolano la percorribilità.
Alcuni tratti, da lontano sembrano normali, in avvicinamento
invece, la normalità lascia il posto a difficoltà
che aumentano fino diventare delle paludi nelle
quali viene reso difficile anche l’orientamento.
In certi momenti avrei voglia quasi di fermarmi,
quantomeno sostare ed aspettare che qualche raggio
di sole mi illumini e mi dia la forza necessaria per continuare.
Sono troppo addolorato ma continuo a camminare,
tra tanta gente che parla, che ride, che pensa;
mentre io cammino nella mia strada in compagnia
di me stesso, con al fianco… Antonietta e qualche lacrima.
Mi verrebbe voglia anche di gridare, di correre a perdifiato,
di non fermarmi mai più, fino a scontrarmi con quel raggio
di sole di dimensioni infinite………e virtù miracolose,
solo allora non ingoierei più lacrime, solo allora
la mia strada sarebbe uguale alle altre,
solo allora potrei camminare insieme agli altri.
La realtà è che non posso fermarmi, non posso scappare,
non posso sostare, non posso piangere, non incrocerò
mai quel raggio di sole di dimensioni gigantesche……
Allora posso solo continuare a percorrere questa
impervia, crudele, malvagia, perfida strada della vita.
Non servirebbe e non posso fermarmi, devo solo farmi forza
e continuare, sperando che la MIA LUCE, quel fascio
luminoso che precede la mia ombra non si stanchi,
illumini per sempre e rende meno disagevole la mia strada.
Nella mia strada so che mi segui in silenzio,
che ascolti il ritmo del mio cuore proteggendolo,
in silenzio cammini al mio fianco
Nella strada che porta a Te.
Sono 30 mesi che ho viaggiato con te senza vederti
e Tu hai viaggiato in me senza farmi accorgere.
Ti saluto. Ciao ! ANTONIETTA.
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