Nel periodo di adolescenza e forse anche
di gioventù, più volte l’aurora mi ha sorpreso
già sveglio, magari già operativo nell’impegno
giornaliero, ma dell’aurora nessuna traccia,
nessuna particolare attrazione.
L’aurora in quei tempi, era per me, unicamente
la signora che gestiva la drogheria del paese.
Ricordo quei colori, quell’aria frizzante ma
non riuscivano a distrarre dall’impegno del
momento, quei colori, erano colori! L’azzurro
importante come il giallo; l’aria era frizzante,
bene ! si lavorava meglio, con più profitto.
Negli anni successivi qualche volta, io e Te
Antonietta, abbiamo potuto contemplare
quello splendore del mattino, quando l’aurora
rischiara il cielo, con candore stupendo e
dipinge di sole quella gobba tinta di blu.
Poche volte siamo stati fortunati da poter
gioire insieme, gustandoci quella meravigliosa
festa di colori dell’aurora, abbiamo sempre
rinviato a poi.. Poi… Quando il “poi” è diventato oggi……
Tu Antonietta dove sei ?... Che angoscia !.............
La mia aurora ha avuto sempre colori sbiaditi,
insignificanti con l’aria non frizzante ma sferzante
e spesso, ultimamente, inumidita da lacrime.
La mia unica e splendida aurora la vivo in
ogni ora della giornata quando l’aria che mi
circonda mi comunica la Tua presenza è allora
che odo musica ovunque, la sinfonia degli
alberi tutti, il profumo di distese di fiori mi
inebriano con celestiale melodia.
Solo quando immagino di specchiarmi nei tuoi occhi
e nel Tuo sorriso, allora è la mia vera aurora, solo
allora vedo scomparire lontano le nuvole che sempre
offuscano le mie idee, solo allora vedo anche la terra e
il cielo sorridere, vedo tutto il mondo gioire, solo
allora vivo la mia aurora,Tu sei stata, sei e sarai la mia unica
vera aurora,la mia splendida aurora, e con un doloroso
nodo alla gola dico grazie Aurora, ciao ! Antonietta.