PUNTO
DI RIFERIMENTO.
In questo mattino
di Gennaio c’è nell’aria
Il sapore delle
Alpi dal profumo di neve,
i tetti lambiti
dal vento freddo non
riescono a liberarsi
e a far sciogliere la brina.
Da sopra le case,
dietro il curvo orizzonte,
spunta un chiaro
ma pallido sole mentre la
città diffonde
quel continuo
e lontano rumore
del traffico.
Per un istante, si
dissolvono i pensieri,
la malinconia, il dolore, ma solo per poco.
I colori del cielo
e delle montagne in lontananza
mi ricordano i
tuoi occhi, che per anni, da
sempre ci hanno
guidati per sentieri sicuri,
superando ogni
difficoltà che la vita
inevitabilmente non
ci risparmiava.
Insieme abbiamo
affrontato tutto, con la
brillantezza delle
Tue idee, con il calore
del tuo amore, vincendo
grandi e piccole insidie.
Adesso sei volata
in cielo, dall’alto mi guardi
e continui a
indicarmi la via, la luce,
nel buio crescente
della mia vita.
Sei il mio unico
meraviglioso angelo,
per il quale provo
sentimenti che non trovo le parole,
o comunque, non
sarebbero sufficienti per poter spiegare.
Sei l’angelo che
ho amato e che amerò per sempre.
Guardo le
montagne, splendidamente innevate,
un panorama
mozzafiato, ma diventa meraviglioso
quando il mio
pensiero si porta un po’ oltre, quando
gli occhi mi
trasportano al di là della coltre bianca;
fissano il mio
punto di riferimento, rimbalzano
su quello
splendore, vanno su di Te che sei
lontana,
molto lontana, al
di là della mia immaginazione.
Ogni mattina, con
o senza sole, con o senza neve
da quelle montagne
e oltre, qualcosa brilla sempre,
qualcosa continua
a vivere, qualcosa che io continuo
ad ammirare con l’anima
aperta alla speranza e con
il cuore pieno di Te. Così serenamente guardo le
montagne, guardo e
ammiro il mio punto di riferimento.
Ciao ! Antonietta.
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