La sera, quando il sole si nasconde dietro le montagne,
l’aria si fa pesante e il pensiero su te ristagna.
Nulla cambia se in aiuto arriva un sibilo di frescura,
perché comunque tuona e si riscalda il tuo non esserci
per cui tutto diventa difficile anche la postura,
l’angoscia diventa tortura solo l’amore a ridestarci.
Non sempre basta averti vicino solo nella mente
che appende le tue foto in cielo e salutano allegramente.
Vorrei tanto ammirare i tuoi passi in avvicinamento e
fondermi, seppur con lacrime, ma nel tuo sorriso felicemente.
Vorrei respirarti nell’aria, sotto un cielo azzurro,
e il tuo sguardo accarezzare per bearmi dei tuoi sussurri.
Potessi cancellare quei momenti bui e pesanti,
ripararmi nella luce riflessa di petali di rose,
e passeggiare nel giardino come vecchi amanti.
Sentire le carezze di quell’amore vero e mai corroso,
devo limitarmi alla gioia di librare parole nell’aria
e credere alla forza unica, superiore e straordinaria.
In quei momenti il silenzio comincia a parlare,
la tua assenza continua con me a dialogare.
È la tua presenza che amo più di prima,
a te riservo, amorevolmente, tutta la stima.
Al risveglio la mia lacrima si posa sul tuo sorriso
perché la mia Antonietta è con me, in permesso dal Paradiso.
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