TI GUARDO. Da: < LE FOGLIE >

 

Non sei più tra noi! Ma ti cerco e il mio

sguardo ti trova più in là dell’infinito, lì ti

guardo e accarezzo il tuo respiro. Non mi

sento più solo, continuiamo insieme il 

nostro viaggio tra le braccia del vento, 

trascinati dalle foglie rinsecchite dal 

tempo e  arriva la notte che ci avvolge 

nei colori di tramonti novembrini.

Guarda che luna! Spunta in silenzio in quel

dondolio perenne del mistero. È troppo bella

non le resisto e la chiudo in un angolo del cuore.

Torni ogni notte luna! Continui con la tua luce

a coprire il nostro amore, potrò così specchiarmi

nel fresco e profumato tuo cielo azzurro e ad

ogni tuo chiaro aprirò le braccia per accogliere

un incantevole sorriso di baci.

Ti guardo e rimango lì nei tuoi occhi che non si

chiudono alla notte ma al bagliore tremante

della luna che continuano a rinnovare l’amore.

Con la luna entri dalla finestra sempre aperta

della mia mente, accarezzi la mia anima e nutri

il mio cuore. Tu sempre così bella! Sei la mia

alba, mi guiderai fino al tramonto.

Nel guardarti, il ricordo: alla mia vita hai donato

il cuore di un fiore, ora ogni volta che un fiore è

nelle mie mani, odo una poesia e ricorda il tuo

tuo sorriso. Il nostro volo continua nello scintillio

dell’infinito, e nel manto stellato del silenzio notturno

ti guardo, dai tuoi occhi esonda la ricchezza dell’amore.

IL COLLOQUIO. Da: ( IL RICORDO )

 

MERCOLEDI' E SABATO MATTINA. Da: ( IL DIALOGO )

 

  Non devi dubitare che possa disertare e neanche

 ritardare l’appuntamento, intorno alle ore nove,

d’inverno o di estate, col sole o con la pioggia, il

mercoledì e il sabato sono davanti al ceramico ma

splendido tuo sorriso. Vengo a gustarmi le carezze

dei tuoi occhi, sento il bisogno di rinnovare le onde di

serenità dei miei pensieri e subito sento scorrere negli

intrecci della anima sollievo e gioia mentre il cuore si

veste a festa. Le piante del viale e la Chiesetta salutano

con gesto malinconico il mazzetto di fiori tra le mie mani

che sarà testimone del bacio che ti darò sul viso.

Un saluto alle piantine che ti tengono compagnia, un

po’ d’acqua a vasi e fioriere, sono davanti a te, sono

con te, con gli occhi negli occhi…sorridi alle mie lacrime !

Sono certo che vorresti ancora mille carezze e ancora

un bacio e ancora tanto……mi accontenterei che tu

potessi udire, solo per un attimo la mia voce, solo il

necessario per dirti “ Antonietta ti voglio bene “.

Solo davanti al tuo bianco viso, in silenzio, ma tu da

quel silenzio estrapoli le mie parole e ridi, mi prendi in

giro come qualche volta facevi, mi asciugo le lacrime e

risorgo nel gustare la delicatezza di una tua carezza.

Poi il ritorno, con il mesto saluto alle piante, alla

Chiesetta e oltre, un grande Ciao ! dal colore di

un arrivederci al prossimo appuntamento ma con

il sapore acre di quell’assenza che la magnifica

presenza tenta di mascherare.

Eri l’aria che respiravo, coloravi i miei desideri, disegnavi le

ore nel tempo che mai bastava al nostro amore, ora raccolgo

e coccolo le mie lacrime nelle quali brilla il tuo sorriso.

Su questi fogli, appesi alla nuvola più bella, c’è tutto il bene

che ti voglio, e lontano ti vedo dondolare tra i miei poveri

e sgangherati versi. Improvvisamente il mio sguardo fissa

il vuoto, ho appena assistito al tuo volo oltre le nuvole,

nel blu infinito, mi rimane tra le labbra. Ciao ! Antonietta.

SOGNO ROSSO VERDE. Da: < LE ORME >

 

I sogni senza colore non hanno neanche sapore.

Unici e irripetibili quelli rosso verde, amore nella speranza. Il mio colore preferito? Uno qualsiasi che sia intenso, vivo come quelli della primavera.

Non vorrei che i sogni della notte fossero le illusioni del giorno, non credo, hanno profumi diversi e sempre intensi, ognuno, però, sembra un dono della speranza.

Perchè, i miei sogni, porta-no te al mio fianco in modo così naturale come fossero comandati del cielo? Vi amo magici sogni, schiarite il buio, potente luce che infiamma anche la pioggia.

Se attraversano giorni senza sole e poco sale mettono nella noia del sangue qualcosa di magico e il mondo s'illumina non di sole, di luna, di stelle ma di sano e vero amore.

Aspetto il prossimo sogno mi ha promesso di prendere il cuore sulle ali e voleranno verso il tuo sorriso. Alla scrivania ascolto la canzone “preghiera” e scriviamo una poesia.

TEMPO PASSA, POESI'A RESTA. Da: < IL SALUTO DEL MATTINO >

 

Il giorno che passa è un attimo di eternità, 

 la poesia della vita si scrive in un niente 

ma il contenuto vivrà, va oltre, più in là.

Il ricordo di una pagina riaccende la mente 

 per rivivere giorni importanti di quella vita, 

torna la poesìa di anni vissuti serenamente.

Mi sorridi dal cielo e mi sei sulla pelle cucita, 

a nostra poesia svolazza tra gli arcobaleni e 

da serenità ai giorni di una vita smarrita.

Poesìa scritta dal cuore regala giorni sereni,  

     con il continuo inventare segnali di presenza,  

 la tua, se ritardi moltissimo dolore scateni.

Dei fogli volano nel buio e parlano di assenza 

ma con parole così dolci che quasi sorridono 

 come se tu fossi qui, misteriosa presenza.

Spesso si odono passi ombrosi che deridono 

nei quali riverbero di luce accende speranza, 

luce e la bellezza dell'amore mai deludono.

Poesia, parole scese dal cielo con eleganza 

che poi tornano a bussare alla porta del cielo 

per essere lette, corrette e dare importanza.

Ultima poesia, pe ora, leggeremo il vangelo 

e il pensiero continuerà a scrivere nella luce 

 ma quel che scrivo sarà coperto da un velo.