Non devi dubitare che possa disertare e neanche
ritardare l’appuntamento, intorno alle ore nove,d’inverno o di estate, col sole o con la pioggia, il
mercoledì e il sabato sono davanti al ceramico ma
splendido tuo sorriso. Vengo a gustarmi le carezze
dei tuoi occhi, sento il bisogno di rinnovare le onde di
serenità dei miei pensieri e subito sento scorrere negli
intrecci della anima sollievo e gioia mentre il cuore si
veste a festa. Le piante del viale e la Chiesetta salutano
con gesto malinconico il mazzetto di fiori tra le mie mani
che sarà testimone del bacio che ti darò sul viso.
Un saluto alle piantine che ti tengono compagnia, un
po’ d’acqua a vasi e fioriere, sono davanti a te, sono
con te, con gli occhi negli occhi…sorridi alle mie lacrime !
Sono certo che vorresti ancora mille carezze e ancora
un bacio e ancora tanto……mi accontenterei che tu
potessi udire, solo per un attimo la mia voce, solo il
necessario per dirti “ Antonietta ti voglio bene “.
Solo davanti al tuo bianco viso, in silenzio, ma tu da
quel silenzio estrapoli le mie parole e ridi, mi prendi in
giro come qualche volta facevi, mi asciugo le lacrime e
risorgo nel gustare la delicatezza di una tua carezza.
Poi il ritorno, con il mesto saluto alle piante, alla
Chiesetta e oltre, un grande Ciao ! dal colore di
un arrivederci al prossimo appuntamento ma con
il sapore acre di quell’assenza che la magnifica
presenza tenta di mascherare.
Eri l’aria che respiravo, coloravi i miei desideri, disegnavi le
ore nel tempo che mai bastava al nostro amore, ora raccolgo
e coccolo le mie lacrime nelle quali brilla il tuo sorriso.
Su questi fogli, appesi alla nuvola più bella, c’è tutto il bene
che ti voglio, e lontano ti vedo dondolare tra i miei poveri
e sgangherati versi. Improvvisamente il mio sguardo fissa
il vuoto, ho appena assistito al tuo volo oltre le nuvole,
nel blu infinito, mi rimane tra le labbra. Ciao ! Antonietta.
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