Il Vento
Tu conosci mari, monti,terra, cielo;
tu ambasciatore e premonitore di
tante verità; capace di tante imprese,
riesci a rendere prevedibile l’imprevisto.
Vento ! solitario vento !! Dominatore di difficoltà.
Era un giorno di ottobre, osservo dal balcone
che da verso il giardino, una piuma multicolore
in balìa del tuo vigore autunnale, che il
periodo ti rende violento e arrogante.
Povera piuma, non è più padrona del suo
destino, deve andare dove il vento vuole.
Chissà ! Fin dove arriverà ?
Quanti movimenti accidentali subisce,
quante deviazioni, quante impennate per
poi ridiscendere, chissà quante sofferenze !
Chissà quante preghiere ha recitato
per non essere trascinata,
dal violento, impietoso, autoritario vortice !
Eppure vorrei essere una piuma, unicamente per
avere la speranza di potermi avvicinare
al cielo, avvicinarmi ! Toccarlo noh !
Perché è per pochi, non solo perché
a quelle altitudini l’atmosfera non ha peso,
quindi, cambia la dinamicità delle cose.
Non vorrei toccare il cielo, mi basterebbe
veleggiare tra le nuvole per poter scrutare,
più da vicino il cielo, per ammirare il suo
splendito colore, la sua gioiosa bellezza,
la sua magnifica ricchezza.
Eh… da lì poter gridare come un ossesso !
Con la speranza di essere sentito..
Ciaaao !! Ciaaaao Antoniettaaa !! Ti vooglio
Beeene !! Sempre di piùùù !! e per seempreee !!!
Vento vorrei tanto che tu potessi raccogliere
il mio desiderio e lo rendessi operoso; se non fosse
possibile, senza che te ne accorga, ti affido
ogni giorno il messaggio che vorrei gridare, che
trasborda dal mio cuore,
non è un obbligo, ma ogni volta che ti si presenta
l’occasione, se puoi, per cortesia, portalo alla mia Antonietta,
grazie vento ! grazie Antonietta. Ottobre 2010 (un anno dopo)
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