Tiepidi sorrisi, saluti e sguardi distratti per strade
affollate, dall’aspetto desolato, smarrito, deserte.
Mi perdo nel ricordo di quando ci sorrideva la vita,
le strade del mondo spumeggianti di gioia, piene di
fiori, negli angoli aiuole a diffondere amore. ora, unite
nel cancellare i miei sogni la mia fantasia, la mia vita.
Strade perché non ritornate vive, con l’assordante
calpestio, con il ridente vocìo al chiarore di luna?
Fate che i miei passi non rientrino più nell’ordine
del vagare ma che ogni cadenza si colori di viva
esistenza. Date forza ai miei sogni, alla mia vita,
alleviate il dolore di realtà consumata, interrotta.
Strada, siamo contenti che anche tu ben sostieni
il nostro grande amore che prima di nascere era
già in noi ed è rimasto così intenso che le orme di
Lei, ai tuoi passeggianti, ripetono la nostra canzone.
Ora i miei passi sono qui ma la mia mente segue il
cuore e insegue lei nell’azzurro sentiero di luce.
Passi su strada “deserta” e penso a lei che è dentro
di me, parliamo di un amore tanto strano quanto vero.
Le nostre parole raccontano, però, solo i colori dell’alba
e del tramonto uniti da nebbia fitta e fredda capace di
produrre solo tanta malinconia. Poi ricominciamo a
cantare l’amore e un vento leggero smuove le parole
dalle nostre labbra per depositarle nella dimora eterna
del nostro cuore.