Sei proprio tu che mi confondi, ti sento come mi fossi accanto, invece saluti con le mie parole da un foglio che ho davanti. Quelle parole che a tutti gli effetti sono tue, me ne sono appropriato ingiustamente, ho solo trascritto il pensiero che ogni giorno detti alla mia penna.
Quando mi sveglio al mattino il tuo viso già sorridente all’angolo della scrivania aspetta. Carta e penna in attesa che inizi il nostro dialogo, che avviene dopo esserci salutati con quel “ciao” che ti ha vista prendere il volo verso il cielo. Scriviamo, rileggiamo, pubblichiamo e tu sei qui con me, ed è la bellezza dell’amore.
Se esci rientri subito nei miei sogni, ma quando siamo alla scrivania non sei la lontana immagine raccolta dal silenzio. Sento il tuo gomito che mi incoraggia e i tuoi occhi parlano così teneramente che riesco a risponderti solo con un bacio, se proprio devi allontanarti, un attimo, dalla finestra del cielo arriva la tua luce.
Il ricordo di un dettaglio, e la nostra casa si illumina a giorno, il foglio bianco in attesa che detti mentre le mie pupille vezzeggiano il tuo sorriso. Con lo sguardo non riesco a trovarti? La mia penna ripiega sui colori dell’alba, in essi avvolge un saluto e lo affida al vento………
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