Passo in rassegna il tuo viso chiuso da cornici,
dalle pareti arrivano segnali dolci e appagatrici,
chiara la bellezza del ricordo sulle quali riluce,
tutto, all’eterno nostro grande amore conduce.
Mi commisero e mi chiedo del perché così ridotto,
vane le nostre lotte, il destino così ci ha condotto
ed è inutile ribellarsi per essere del fato vittima,
anche se in questo stato spesso il cuore lacrima.
Senza te è rimanere chiuso in angusto angolo
il solo tuo sorriso a illuminare parte del vicolo,
a me preme che ci sia tanta gioia oltre la cornice
e non importa se al di qua si è tanto infelice.
Non è semplice vivere nella palude della tristezza,
ma poi arrivi tu e deponi sul mio viso una carezza,
quando ciò non accade si fa tesoro dell’apparenza,
però non sempre riesce a nascondere la sofferenza.
Da oltre quella cornice continui a curare l’anima mia,
altrimenti assisteremmo ad una inesorabile agonia,
chissà quale è il colore del futuro che mi aspetta
ma sono ben sereno così protetto dalla mia Antonietta.
Sarò ridicolo, ma la tua fiamma arde nel mio cuore,
la mia salvezza è vivere sempre nel grande amore,
pazienza se il nostro mondo ha perso un po’ di colori
e continueremo a stare insieme, così, senza riflettori.
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