Ho provato a scalare il cielo per venirti a trovare
e l’amore di un povero vecchio a te portare,
ma una nuvola mi ripete che non mi è concesso
perch’è vietato ripassare quello del “SI” promesso.
Immagino la sorpresa e la reazione al mio arrivo,
è arduo scrivere per la commozione con cui convivo,
scrivo e cammino con le tante lacrime che scendono,
poi ricordo “Antonio non piangere” e chiedo perdono.
Con fede e speranza verso la tua luce camminerò,
se non ti trovo, il nostro amore comunque canterò
e fino a che il giorno continua ad alternarsi alla notte
sarà protetto, ermeticamente chiuso in una botte.
Non accusarmi, o ancor peggio, darmi dell’illuso
mai potrò dimenticare tutto quello a me profuso,
non è perché elogio i tuoi occhi e il tuo sorriso,
ma le mie lacrime sono perché ti sanno in Paradiso
È uno sprono continuo a verso quella luce andare
anche perché è l’unica cosa che so e posso fare,
alla vita altro non chiedo, vorrei solo te onorare,
e poi la mia grezza poesia solo a te posso dedicare.
Il volo continua ma non riuscirò neanche ad avvicinarmi,
la tua luce brilla tanto da farmi vivere e a incoraggiarmi.
Non credo nei miracoli ma all’amore della mia Antonietta,
che non è mai andata via, il cuore sa e la tiene a noi stretta.
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