Oltre la finestra aperta a perdifiato sui miei sogni, nella nuvola mobile che si specchia nel mare un’immagine un pò sorridente legge i nostri fogli e con voce commossa tenta di commentare.
Vivo i miei sogni, spesso nel cielo con Antonietta o arriva nel turbine di foglie a lambire il mio viso, mi auto condiziono, e dall’azzurro una carezza, che ricorda il prezioso e intero tempo condiviso.
Guardo il cielo e le tue parole rigano le guance mentre dei passi defaticanti trionfano nel cuore, Tu, campo di fiori dove la rosa più bella piange, sogni e fantasia, tutti sforzi per lenire il dolore.
Sento le tue mani, mi accarezzano da lontano, parlano mentre dei brividi attraversano il petto, dormo sul foglio e sogno le ali di un gabbiano, mi stringi le dita ma a svegliarmi è il tuo affetto.
Volano gli occhi su capelli che mi accarezzano, viaggio rilassante nel fascio luminoso della luna, al risveglio lacrime su petali che si lamentano, il tuo nome increspa la mia pelle, che fortuna!
Nel frammento di cielo volano fiumi di parole, seduto sul lembo del sogno, notte malinconica! Lacrime di gioia e di pianto sulle nostre aiuole, col tuo sorriso, diventano dolce musica sinfonica.
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