Cerco
negli angoli del tempo un sogno
abbandonato,
in un mattino di autunno
freddo
e incolore, mentre i miei passi
si
perdono tra gente indifferente che
canta
distrattamente l'amore ma io non
trovo
più il mio sogno, che pure vedo.
Lontano,
trasparente in un batuffolo di luna,
serenamente
danza nella musica del silenzio,
sussurra
amore che un alito di vento trascina
via
con se. La luna affetta la notte creando
autostrade
di luce, in una delle quali corre il
dolore
stringendo il mio cuore claudicante.
Corre,
corre il dolore si nutre di ricordi e
sosta
nell'amore, scioglie nel sangue passione,
s'immette
in girotondi che legano le nostre
anime
così saldamente che neanche la morte
riuscirà
a liberare.
Rattrista
la sconfinata platea di pagine bianche
miscelate
a parole mai più dette, tutte le altre il
tempo
rende sconosciute o inservibili e scende il
buio
negli angoli del tempo nei quali ancora l'eco
della
nostra musica si spalma sulla ferita sempre viva.
Mi
abbandono, e tra crampi ancora troppo violenti
raccolgo
gocce, mentre scorrono immagini per niente
sfuocate
cariche di quell'amore, di quelle tue carezze
che
costantemente riempiono il vuoto della tua assenza.
In
quegli angoli, con orizzonti sempre più sbiaditi
e
sole sempre più chiaro si trascinano corpi vacui,
solo
col peso dell'incertezza, cadono anche i sogni
nel
vuoto che tu hai lasciato.
Le
emozioni, la gioia e l'amore che mi hai donato il tempo
ha
trasformato in granelli di polvere finissima, cullata
dal
vento e con deliziosa pazienza spalma sulla mia pelle.
Angoli
bui, solo una luce scalda i nostri cuori, sempre più
lontani
nel tempo e nello spazio ma sempre vivi sotto
la
lente del ricordo che ogni minuto toglie il velo e
ingrandisce,
avvicina, ferma almeno un po' lo scorrere
di
quelle ore e ancora si aspetta e si sogna e si ama
e
noi, sempre noi e sempre insieme e in eterno.
Ciao
! Antonietta.