Guardo il cielo e in quel sontuoso azzurro lascio vagare i miei pensieri, si accavallano, bisticciano nel cuore e nella mente speranze, gioie, dolori, sentimenti, malinconie. Mi por= to alla scrivania per riempire fogli con parole, disegni e immagini. Nasce la nostra poesia.
Cielo, luna, stelle, nuvole vagabonde coperte di fiori, colori si fondono in unica immagine. Ridenti petali di rose sfiorano un viso lontano, tornano rafforzati dal profumo di quel viso e lo diffondono mentre con mani protese elevano al cielo una preghiera per un doveroso grazie.
Se il cielo è coperto da nuvole arrabbiate e mi= nacciose, basta chiudere gli occhi per sentire una mano che si libera dalle nuvole e sfiora la mia e voliamo come api sui fiori per suggere il nettare, noi per inebriarci di eterno amore. Tutte le cose belle e preziose come Te ispirano.
Oltre al cielo m’ispira il ricordo: di una tua battuta spiritosa, di una passeggiata nel parco del valentino, di semplici angoli di vita che sembravano insignificanti. M’ispira il dolore quando viene disperso dall’alba nella quale tu, tanto bella passeggi su nuvole. M’ispiri Tu.
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