Non so scrivere, non so neanche mettere su carta quello che il cuore detta. Mi distraggo il più delle volte ci sei tu nel pensiero, mi verrebbe meglio disegnare te, il tuo volto.
Il mio cuore seppur malandato è rimasto attivo come allora, s'impone e fa di me quello che vuole, dirige lo sguardo sulle vallate, sui monti e di notte tra le costellazioni del cielo.
In qualsiasi panorama trova qualcosa di te: sei nell'azzurro del cielo, nel giardino di milione di fiori, sulle nuvole che graffiano il cielo, sei goccia di rugiada sui petali di una rosa.
Il cuore scrive le nostre poesie, le scrive bene, tanto che quando le rileggo viene spontaneo dire: “e neanche questa ho scritto io.” quando mi congratulo, di rimando “ringrazia chi detta”.
Gode il cuore tra le ombre di luce e melodie riflesse, si specchia dentro un mare d'amore vero, esagera e tocca il cielo con un dito dove si apre una gemma e mi parla il tuo sorriso.
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